Perché la Realtà Virtuale
- victoriaguidone94
- 14 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Il trattamento di fobie, ansia sociale e disturbo ossessivo compulsivo prevede, durante il percorso terapeutico, una fase di esposizione, in immaginazione e in vivo, allo stimolo temuto.
Questa fase è spesso eseguita con la tecnica della desensibilizzazione sistematica, che prevede la costruzione di una gerarchia crescente di stimoli temuti. Per ogni stimolo il paziente viene dapprima esposto e successivamente portato verso uno stato di rilassamento, ripetendo tale ciclo (esposizione e rilassamento) fino all’estinzione o alla diminuzione dell’attivazione emotiva prodotta dallo stimolo.
In questo contesto può essere inserita la Realtà Virtuale, come uno step intermedio tra la fase di esposizione in immaginazione e quella dell'esposizione vera e propria.
La RV consente di strutturare una terapia espositiva in un ambiente protetto, garantendo sicurezza e privacy, diventando così una base sicura dalla quale, in totale libertà, il paziente può esplorare, mettersi alla prova, rivivere sensazioni e pensieri presenti o passati.
Il terapeuta ha la possibilità di selezionare opportunamente gli stimoli da somministrare, insieme al paziente, e in un certo senso di co-costruire l'esposizone.
I vantaggi della Realtà Virtuale sono numerosi, se associata ad un'adeguata alleanza terapeutica.
L’esposizione può essere effettuata direttamente nello studio del terapeuta, un ambiente sicuro
Il terapeuta ha un maggiore controllo sull’andamento e sull’esperienza stessa dell’esposizione
Entro certi termini, l’esposizione può essere personalizzata sulla base del singolo paziente
L’esposizione può essere ripetuta per quante volte è necessario
A seconda dello stimolo fobico da affrontare, l'esposizione in ambiente virtuale è economicamente conveniente e più praticabile (ad esempio, la paura di volare).
Per chi volesse approfondire, lascio qui un paio di articoli:
Maples-Keller, Kim, et al. (2017) "The use of virtual reality technology in the treatment of anxiety and other psychiatric disorders".
Castro, Sánchez, et al. (2013) "Cognitive-behavioral treatment and antidepressants combined with virtual reality exposure for patients with chronic agoraphobia".
